Pianoforte verticale, a coda, a mezza coda: tutte le differenze

Se stai pensando di acquistare il tuo primo pianoforte o semplicemente vuoi capire meglio le differenze tra i vari tipi di strumenti, in questo approfondimento troverai tutte le differenze tra pianoforte a coda e pianoforte verticale.
Non solo: parleremo anche di tipi particolari come il piano mezza coda, anch’esso piuttosto diffuso.
La differenza principale tra pianoforte a coda e pianoforte verticale è la struttura. Il pianoforte a coda ha dimensioni più grandi e corde disposte orizzontalmente, in modo da produrre un suono più ricco, potente, ideale per i concerti. Il pianoforte verticale, anche chiamato intuitivamente a muro, è strutturato con le corde disposte in verticale: più compatto, adatto a spazi ridotti, si usa per lo studio casalingo.
Ma queste non sono le uniche differenze!
Ogni tipo di pianoforte ha caratteristiche che lo rendono più adatto a determinati contesti e tipologie di musicisti. Ora esploreremo nel dettaglio tutte le differenze, per aiutarti a scegliere lo strumento più adatto alle tuo studio dello strumento [Qui puoi trovare la differenza tra pianoforte e tastiere musicali].
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Differenze tra pianoforte a coda e verticale: forma e dimensioni
La differenza più evidente tra pianoforte a coda e pianoforte verticale è la forma.
Il pianoforte a coda si sviluppa in orizzontale (viene anche chiamato pianoforte orizzontale), con il corpo dello strumento che si estende in profondità. Le dimensioni variano da 140 cm a oltre 280 cm di lunghezza, a seconda del modello. Questo significa che, per ospitare un pianoforte a coda, è necessario uno spazio ampio e possibilmente una stanza con una buona acustica.
Il pianoforte verticale, invece, ha una struttura compatta con un’altezza che può variare tra 100 e 150 cm. Questo lo rende ideale per appartamenti o stanze di dimensioni ridotte, permettendo di essere posizionato contro una parete senza occupare troppo spazio (non a caso alcuni lo chiamano pianoforte a muro). Nonostante le dimensioni più contenute, i pianoforti verticali moderni offrono comunque un suono di ottima qualità, specialmente nei modelli di fascia alta.
Differenze tra pianoforte a coda e verticale: timbro ed estensione
Il timbro e la qualità del suono dipendono principalmente dalla grandezza della cassa armonica e dalla lunghezza delle corde.
Il pianoforte a coda offre un suono più pieno, dinamico e con una risonanza maggiore. Grazie alle corde più lunghe e alla cassa armonica più ampia, ha una migliore proiezione del suono e una maggiore gamma dinamica. Questo significa che può esprimere meglio le sfumature della musica, rendendolo lo strumento preferito dai concertisti e dai professionisti. Quando la coda è aperta, il suono esce più potente e si esalta ancora di più.
Il pianoforte verticale, pur avendo una cassa armonica più piccola, può comunque garantire un suono equilibrato e di buona qualità. Nei modelli più avanzati, il timbro può avvicinarsi molto a quello di un pianoforte a coda, rendendolo perfetto per lo studio e per ambienti domestici.
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Differenze tra pianoforte verticale e a coda: meccanica e funzionamento

C’è una caratteristica che distingue il funzionamento dei pianoforti verticali e a coda: è il meccanismo di percussione dei tasti. Questo influisce sulla risposta al tocco e sulla facilità di esecuzione.
Il pianoforte a coda utilizza una meccanica a doppio scappamento, che consente di ripetere una nota più rapidamente e con maggiore controllo. Questo sistema permette ai pianisti di eseguire passaggi veloci con più fluidità, rendendo l’esecuzione più espressiva e dettagliata.
Il pianoforte verticale ha un meccanismo più semplice, in cui i martelletti ritornano alla posizione iniziale grazie a molle e gravità. Questo rende la ripetizione delle note leggermente meno reattiva rispetto al pianoforte a coda, anche se i modelli professionali cercano di compensare questa differenza con sistemi avanzati.
I pedali: differenze tra pianoforte a coda e verticale
Entrambi i tipi di pianoforti, a coda o a muro, hanno almeno due o tre pedali. Ma cambia la disposizione e la funzione di alcuni di essi. Vediamo i pedali per ciascuno dei due tipi:
Pedali del pianoforte a coda
- Pedale destro (sustain o di risonanza): prolunga il suono delle note premute.
- Pedale centrale (sostenuto): permette di mantenere il suono di alcune note selezionate senza influenzare le altre.
- Pedale sinistro (una corda): modifica il timbro rendendolo più morbido.
Pedali del pianoforte verticale
- Pedale destro (sustain o risonanza): prolunga il suono dei tasti premuti, stessa funzione del pianoforte a coda.
- Pedale centrale (moderatore o sordina): attutisce il suono inserendo un feltro tra i martelletti e le corde.
- Pedale sinistro (mezzopiano): riduce il volume.
Pianoforte a coda o a mezza coda? Differenze e similitudini

Il pianoforte orizzontale (a coda) può avere diverse tipologie. La variante principale che puoi trovare è il pianoforte a mezza coda, leggermente più piccolo.
Le varianti di pianoforte a coda che puoi trovare sono queste:
- Quarto di coda: è anche detto codino e ha una lunghezza che va dai 145 ai 165 cm.
- Mezza coda: varia dai 170 ai 210 cm di lunghezza ed è usato in contesti professionali.
- Tre quarti di coda: meno diffuso, tra i 210 e i 240 cm.
- Gran coda: anche chiamato coda da concerto, supera i 240 cm e può arrivare fino ai tre metri: è ideale per sale da concerto, con un suono di massima espressione.
Come hai già capito, le dimensioni influenzano il suono. La principale caratteristica che differenzia i pianoforti a mezza coda (o un quarto, o tre quarti) e i gran coda è l’ampiezza della cassa armonica, che nel modello più grande garantisce una sonorità più ricca e profonda.
Ciò che rimane uguale, invece, è il funzionamento, che avviene con corde disposte in orizzontale.
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Meglio un pianoforte verticale o a coda? Quale scegliere

Se stai pensando di procurarti il tuo nuovo strumento, la scelta tra un pianoforte verticale o a coda dipende da vari fattori.
Ti indichiamo i tre principali criteri che ti consigliamo di valutare per orientare la tua scelta.
- Spazio disponibile: se hai poco spazio, il pianoforte verticale è la scelta migliore.
- Budget: i modelli verticali sono più accessibili rispetto ai pianoforti a coda.
- Utilizzo: per lo studio e l’uso domestico, un pianoforte verticale può essere sufficiente. Per prestazioni professionali, il pianoforte a coda offre una qualità superiore.
Prezzo: quanto costa un pianoforte verticale e uno a coda?
Il pianoforte verticale e a coda differiscono anche nel prezzo.
Come ti puoi facilmente aspettare, uno strumento più piccolo ha mediamente un prezzo minore; uno strumento più grande ha solitamente un prezzo maggiore. Non solo: oltre alle dimensioni, il costo varia in base alla marca e al modello.
- Pianoforte verticale: modelli base partono da circa 2.000€, mentre quelli professionali possono superare i 10.000€.
- Pianoforte a coda: un modello di base parte da circa 10.000€, mentre i pianoforti da concerto possono superare i 100.000€.
Pianoforte verticale o a coda: la differenza è nell’uso che ne fai
Come abbiamo visto, il pianoforte a coda e il pianoforte verticale hanno caratteristiche diverse che li rendono adatti a contesti ed esigenze differenti.
Se cerchi un suono di alta qualità e hai spazio e budget adeguati, il pianoforte a coda è la scelta ideale.
Se invece hai bisogno di uno strumento compatto e più accessibile, un pianoforte verticale è un’ottima soluzione.
Qualunque sia la tua scelta, entrambi gli strumenti offrono una grande espressività musicale e possono accompagnarti nel tuo percorso artistico per molti anni. Se sei in dubbio, fatti consigliare dal tuo insegnante di pianoforte!
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1 commento su “Differenza tra pianoforte a coda, mezza coda e verticale”